SAAS l’acronimo che ha cambiato il modo di lavorare di aziende e professionisti 

Era l‘anno 2000 quando ha iniziato a farsi strada il concetto di SAAS, software as a service.
Il nuovo millennio, l’anno zero, quello che per molti avrebbe fatto da spartiacque e rivoluzionato i sistemi informatici. E forse, in qualche modo, è stato così.
Ed è così che si fa largo un nuovo modo di acquistare e utilizzare i software da parte di aziende e privati, costantemente aggiornati e sempre a disposizione.

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Che cos’è il modello SaaS?

Software as a service, in alcuni casi chiamato anche Pay Per Use – letteralmente “pagare per l’uso” -, è un modello di servizio del software applicativo realizzato da un produttore che mette a disposizione un programma con modalità telematiche, come un’applicazione web, accessibile tramite una connessione ad internet.

Per semplificare possiamo dire che si tratta di un modello in cui il software è:

  • Concesso in licenza su abbonamento, in genere mensile, trimestrale o annuale;
  • Ospitato centralmente nel cloud;
  • Accessibile da browser tramite una connessione internet.

Per molte aziende è stata una vera e propria rivoluzione nella gestione e nell’organizzazione del lavoro che ha permesso di essere più performanti e di risparmiare tempo prezioso.

Vedremo più avanti, nello specifico i vantaggi di questo sistema, che permette agli imprenditori che lo scelgono per la loro azienda di avere software costantemente aggiornati e utilizzabili da più dipendenti contemporaneamente.

Contestualmente, per moltissimi colossi dell’industria hi-tech è stata l‘innovazione che ha permesso di cambiare i modelli di business e, di conseguenza, dare una svolta decisiva ai fatturati.
Parliamo di industrie come Amazon, Microsoft, Adobe e ovviamente Apple, aziende leader che con questa tipologia di business model si sono assicurate una fonte sicura e durevole di guadagno.

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SAAS, vantaggi e svantaggi

I vantaggi di questo modello di business sono notevoli e hanno contribuito ad un veloce passaggio dai modelli tradizionali di installazione dei software:

  • Costi iniziali più bassi: SaaS è basato sulla sottoscrizione di un abbonamento e non prevede costi di licenza iniziali. Anche le aziende possono trarre beneficio dalla sottoscrizione di un abbonamento, non solo in merito ai costi iniziali, ma anche perché il provider SaaS gestisce l’infrastruttura IT che esegue il software, il che riduce le spese per la manutenzione di hardware e software;
  • Maggiore praticità: non vi sono costi legati all’installazione fisica del software e alla sua manutenzione. Il tutto è configurato nel cloud e questo permette inoltre di diminuire i ritardi dovuti alla distribuzione;
  • Aggiornamenti semplici: i provider SaaS gestiscono gli aggiornamenti hardware e software, distribuiscono gli aggiornamenti centralmente alle applicazioni ospitate e rimuovono questo carico di lavoro e la responsabilità da parte dell’utente;
  • Accessibilità: la connessione internet è l’unica cosa che serve per accedere ad un’applicazione SaaS, rendendolo quindi più accessibile rispetto ad un’installazione tradizionale;
  • Scalabilità: i provider SaaS in genere offrono molte opzioni di abbonamento e la flessibilità per modificare gli abbonamenti come e quando necessario, ad esempio quando più utenti hanno bisogno di accedere al servizio.

Ovviamente, com’è logico che sia, il modello SaaS presenta anche alcuni svantaggi, o carenze, di cui tenere conto:

  • Connessione: abbiamo detto che la connessione a internet è l’unico requisito per la sua funzionalità, per cui, dovesse venire a mancare, ovviamente non potrebbe funzionare
  • Accessibilità dei dati: essendo un pacchetto in abbonamento per l’acquisto e l’utilizzo vengono forniti i propri dati personali che vengono ospitati nel cloud
  • Mancanza di controllo: specialmente per quanto riguarda le aziende, è da tenere conto che non essendo un software ospitato localmente si ha un minor controllo rispetto a quanto si ha nei confronti di un’applicazione interna.

Il modello “subscription” ed i Big dell’informatica

Il modello “subscription” ha in gran parte sostituito il modello di impresa della vendita tout court del prodotto ed è stato in grado di garantire una fonte stabile e consistente di fatturato che aiuta a mitigare le fluttuazioni connesse con i cicli di sostituzione dei prodotti.

Amazon è forse il caso più evidente con Prime, che richiede un abbonamento annuale seguito a ruota da Microsoft che, dopo decenni di vendita del suo servizio operativo, è passata alla vendita online degli abbonamenti a Office.

L’obiettivo principale di Microsoft è sempre stato quello di fornire prodotti e servizi che aiutino le aziende e gli individui a essere più produttivi ed efficienti nella loro vita lavorativa e personale. Con il passaggio ad un abbonamento a subscription l’azienda vuole fornire soluzioni facili da usare e che si integrino perfettamente con altre tecnologie, consentendo agli utenti di ottenere di più in meno tempo.

Il modello Saas permette infatti di fidelizzare maggiormente l’utente al suo utilizzo grazie alla facilità con cui si integra con altre procedure, grazie all’automazione degli aggiornamenti, alla sua semplicità di utilizzo e ai costi più bassi ripetuti nel tempo, ma che permettono di avere sempre disponibile l’ultimo aggiornamento del programma.

Nell’anno passato, grazie a Microsoft cloud i ricavi del colosso creato da Bill Gates sono aumentati del 22%, a 27,1 miliardi di dollari.

Software as a service per tutte le tipologie di aziende

Il modello di subscription è ormai parte integrante del lavoro quotidiano delle aziende in tutti i settori, questo anche dovuto al fatto che si sta andando verso il fenomeno della “consumerizzazione”, che consiste nell’applicare in ambito lavorativo strumenti e pratiche mutuate dal proprio privato.
Utilizzare tool online, app e software in abbonamento è un modo facile e veloce di organizzare il lavoro di aziende appartenenti a tanti settori diversi.
Le licenze in abbonamento permettono di acquistare ciò di cui un’azienda ha davvero bisogno, anche per un tempo limitato, ma, allo stesso tempo, di ottenere performace migliori.
Esempi di successo sono WordPress, Dropbox e Flickr e Adobe Acrobat Reader il software gratuito più utilizzato per la lettura dei pdf, ma se si vuole avere la possibilità di correggere, modificare o addirittura scrivere in pdf è necessario sottoscrivere l’abbonamento.
Analizzando, invece, del modello “Freemium”, parliamo di un modello di business che prevede due o più varianti del prodotto da distribuire a prezzi diversi, a seconda delle necessità
Il nome del modello, dato dall’unione di due parole, chiarisce già molto: free e premium, quindi una via di mezzo tra gratis e a pagamento. La versione base delle app in questione è gratuita, ma se si vuole di più bisogna sottoscrivere un abbonamento.
Alcuni esempi utili di app freemium utili al business di aziende di piccole o medie dimensioni possono essere Skype, chiamate audio o video da computer a computer gratuite a pagamento per poter chiamare telefoni cellulari e fissi, nonché effettuare videochiamate con due e più persone, MailChimp, servizio di newsletter gratuito, canone mensile se si vuole inviare un numero maggiore di newsletter.
Anche il settore della logistica ha virato verso piani in abbonamento, non solo per le aziende, ma anche i privati, con servizi come spedire.com che offrono la possibilità di gestire il tutto dalla scrivania.
Questi sono solo alcuni esempi che ci permettono di capire come il modello aziendale a cui si è abituati è in continuo cambiamento. La trasformazione digitale messa al servizio delle aziende è una necessità di cambiamento che aiuta a fare business.
Ciò porta a ripensare i processi aziendali e la customer experience: l’innovazione non si limita all’integrazione tra i vari sistemi, ma si basa sulla crescita di tutto il capitale umano per virare verso business più performanti.
La trasformazione, la transizione verso un nuovo modello di gestione del business, come ogni cambiamento può spaventare per cui è bene introdurlo gradualmente, Così va fatto anche per il passaggio da applicativi tradizionali a software Saas i cui benefici non sono certo da sottovalutare.
Quali sono i modelli di business più adatti alla tua azienda, quali sono i sistemi che permettono di massimizzare i ricavi e di fornire le soluzioni migliori per risparmiare tempo e aumentare la produttività? Quando è necessario cambiare rotta per arrivare a fare la differenza?
In Smart Business Lab ti guidiamo verso il modello più adatto alla tua azienda e al tuo modo di fare impresa.

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